Luke aveva soltanto bisogno di affetti.
Annaspava continuamente alla ricerca di un affetto e quando lo trovava ci rimaneva ancorato, come
un granchio su uno scoglio
Alberto, per lui, era un affetto, come pure Luise.
Entrambi erano le persone a cui, sicuramente, teneva di più nella sua vita.
Entrambi, in realtà, erano le uniche persone che aveva. La sua famiglia non lo voleva.
In quelle condizioni, nell’abbandono affettivo più estremo, era diventato incapace di pensare ad una
sua famiglia, era incapace di pensare ad una compagna di vita e quindi, andava qua e la,
conquistandosi un amore al giorno. Fugaci relazioni intratteneva con tutte, anche quando viaggiava
per lavoro e quando andava a controllare gli affari di famiglia.
Così facendo pensava che nessuno avrebbe potuto muovergli rimproveri se si fosse dimostrato
incapace.
Era consapevole, infatti, che la mancanza che gli era stata inflitta l’avrebbe per sempre portata con
sé e quindi, era consapevole che l’avrebbe trasmessa a tutti.
E cosi si rapportava con le persone, pensando a se stesso come ad un incapace. Pensava a se stesso
come a una persona che prima o poi, sarebbe dovuta scappare via, prima che l’altra persona si
accorgesse della sua incapacità.
Non considerava quindi la possibilità di innamorarsi, ma solo la condizione presente della
impossibilità di provare affetti se non verso le due persone a lui vicine da sempre!
Tuttavia, la sua famiglia, manchevole nell’affetto, pretendeva da lui che restasse esattamente quello
che era, quindi, non appena si affezionava un po’ di più, interveniva.
La ragazza distesa, per terra, nel pavimento del bagno, non ne andava esente.
Non si può rimproverare a qualcuno il non riuscire a dare tutto ciò che non ha mai avuto perché non
si riesce a donare ciò che non si ha.
Ma Alberto e Luise, che erano i suoi più intimi amici, tutto questo già lo sapevano e per questo
motivo gli facevano passare molte cose e continuavano a perdonarlo.
Ma ora, quell’episodio di quella ragazza che era quasi rimasta per sempre sul pavimento di un
bagno, aveva profondamente turbato Alberto.
Luise, invece, da sua amica, consapevole delle sue mancanze, aveva capito che lui non era il
problema ma la conseguenza del problema.
Lui era tutto ciò che gli altri avevano voluto che lui diventasse, paure comprese.
Luke, si recò presso le coltivazioni di proprietà della sua famiglia.
Aveva il compito di controllare il raccolto e di ragguagliare la squadra di lavoro.
Aveva però il solo pensiero di sbrigarsi e tornare a casa, perché non voleva perdere l’occasione di
spiegare a Luise ciò che era successo nel bagno di quella casa, l’altra notte.
Non voleva perdere l’occasione di spiegare a lei, come stavano realmente le cose.
Quindi sbrigò velocemente quelle commissioni, ma con precisione estrema, come era solito fare, si
impegnò al massimo nel tentativo di ridurre i giorni di lavoro, partì, di nuovo.