Quello che accade nei giorni successivi è di facile intuizione.
Iniziarono a vedersi, non più come prima.
La storia che iniziò tra i due, cosi inaspettata, così bella, offuscò tutto quello che era successo nei
mesi prima.
Nessuno dei due voleva più rappresentarsi la tristezza delle proprie situazioni, ma solo la bellezza
dell’amore inaspettato, inatteso.
Tuttavia, senza sapere il perchè, iniziarono a vedersi di nascosto, mantenendo segreta la loro
relazione.
Più che altro Luke aveva paura di sua madre e mal tollerava che il suo bene più prezioso, la
sconosciuta felicità che iniziava a farsi conoscere, venisse turbato dalla sua vita, così strana.
Luise, invece, aveva problemi di altro genere, come quello, per esempio, di non far scoprire ad
Alberto la cosa.
Lei ed Alberto erano cresciuti insieme, avevano un legame molto stretto.
In realtà erano amici dapprima Alberto e Luise e poi Alberto, Luise e Luke.
A ben pensarci, nulla poteva turbare Alberto, nemmeno la relazione tra lei e Luke. Quindi perchè
nascondersi?
Rifletteva spesso su questo Luise, ma non riusciva a darsi risposte.
Però non riusciva mai a rivelare ad Alberto la verità.
A scuola facevano finta di niente e si incontravano sempre di notte per non dare, ad eventuali occhi
indiscreti, il pane per i loro denti.
Anche di notte, quando lo raggiungeva, lei portava sempre un berretto ed una sciarpa attorno al viso
in modo da non poter essere riconosciuta.
Dormivano sempre insieme, avvinghiati l’uno all’altra, in modo tale che nessuno avrebbe mai potuto
dividerli e quando la notte lasciava il posto all’alba, si lasciavano quasi in lacrime, contando le ore
che separavano quel momento da quello della loro notte assieme.
Erano davvero felici, una felicità impossibile da raccontare.
Prendevano da mangiare per due e consumavano il loro pasti quasi al buio, illuminati dalla luna e da
una piccola lampada.
Ma era proprio tutto perfetto, di una perfezione unica, inimmaginabile. Una felicità che trasformava
la vita quotidiana in un desidero esaudito, in una storia perfetta, che era difficile scalfire e che
scalfiva, anzi le difficoltà della vita.
Passeggiavano a riva del mare, di notte, cercando l’uno gli occhi dell’altra, che non si trovavano ma
la passeggera delusione per questo veniva sopita subito dagli abbracci e dai baci che erano cosi tanti
da volerne sempre di più. L’uno quelli dell’altra e viceversa e così all’infinito.
Momenti che valgono tanto, rifletteva Luise, tra se e se.
Tanto quanto il mondo intero e poi, da quella volta che glielo aveva detto, tanto quanto la felicità di
una gioia inaspettata.
Perché non glielo aveva detto prima? Si ripeteva tra sè e sè.
Che sbaglio enorme sarebbe stato quel silenzio che si era già trascinato a lungo?
Che sbaglio grande sarebbe stato rinunciare alla felicità per colpa del silenzio.
Ma ora, c’erano loro, in tutto quello. Loro due soli, ognuno la felicità dell’altro, la felicità di tutti i
giorni e quella del futuro.
Di quel futuro che, molte volte, si fa fatica a immaginare da soli, che ci spaventa e non ce lo dice.
Quel futuro che guardiamo incerti e che diffidiamo a farci soffrire.
La forza dell’idillio, cosi come creato tra i due si trasfondeva tutto intorno e li rendeva storditi.
Quando erano in mezzo, alla gente, a fatica riuscivano a non guardarsi e a trattenere le risa quando
con gli occhi, si trasmettevano il ricordo della sera prima, quando erano abbracciati, sul letto della
camera di Luke.
La pace della felicità, la gioia dell’amore, la spensieratezza delle notti vissute con lei, lo avevano
reso un ragazzo migliore. Ora l’effimero non contraddistingueva più la sua vita.
Il suo correre, cercare, cambiare, anche le donne, ormai appariva buffo, inutile.
Quanto tempo aveva perso? Chi l’avrebbe mai detto che la felicità era cosi vicina?
Luise e Luke si conoscevano da tempo, ma ora veramente si conoscevano.
Si mischiavano le loro vite e i problemi dell’uno diventano i pensieri dell’altro. Ma era bello anche
avere pensieri, perché il loro peso non si portava più da soli.
E cosi trascorrevano i giorni, che tutti insieme diventano mesi e poi stagioni e niente pareva poter
spegnere quel amore che li faceva gioire insieme.